Quest’anno ho lavorato  ad un progetto fotografico e alla fine è stato realizzato un calendario in costume a carattere discipline olimpiche dell’antica Grecia. Naturalmente con riferimento al mondo elettrico di cui faccio parte. Ho pensato anche di fare una raccolta fondi a favore dell’associazione AMACI, amici e genitori reparto di chirurgia pediatrica ospedale Gozzadini e Maggiore.

Ringrazio tutte le persone , che con il loro lavoro e la loro passione,  hanno contribuito alla progettazione e realizzazione di questo progetto a scopo benefico

Per le persone affette da sordità la luce rappresenta da sempre uno strumento fondamentale per la vita quotidiana, una possibilità che in tempi recenti ha potuto fare leva sulle importanti innovazioni tecnologiche nel settore illuminotecnico. Attraverso una serie di accorgimenti che trasformano gli stimoli acustici in segnali luminosi. Fonti  luminose intermittenti di diverso colore che permettono di identificare diverse funzioni: segnalano citofono, campanello di ingresso o chiamata telefonica, in caso di allagamento,  situazioni di emergenza come fughe di gas o incendio, la codificazione per l’antifurto. Per le persone sorde, in strutture come musei, luoghi pubblici e ospedali, ma anche per altre categorie, come gli anziani, le persone distratte, e chi per qualche ragione si isola da altre orme di comunicazione uditiva.

 

Luce calda e fredda: le lampadine per leggere, per lavorare

 

Scegliere male tra luce calda o fredda aumenta il rischio di danni alla vista

Il problema è che, nel momento di arredare una stanza o di progettare un ufficio, in molti trascuriamo il posizionamento dei punti luce e non ci preoccupiamo della corretta illuminazione di una stanza.

Si dimentica, infatti, che il tipo di fonte luminosa utilizzata influisce non solo sull’ambiente,

ma soprattutto sulla salute dei nostri occhi, un organo molto prezioso.

 

Quale luce è meglio evitare tra luce fredda o calda?

Forse non tutti sanno che le lampadine a luce fredda (sia le lampadine a fluorescenza, sia quelle a incandescenza bianca) emettono molte radiazioni UV, le quali causano danni consistenti agli occhi. La luce fredda affatica la vista al punto da dare alcune sensazioni di rintontimento.

Inoltre, la tipologia di radiazioni luminose emessa dalla luce fredda (o luce blu) è la stessa proveniente dallo schermo del pc o dello smartphone.

Nondimeno, la luce emessa dalle lampadine bianche ha la stessa lunghezza d’onda della luce solare. Il nostro corpo reagisce alla luce blu attivandosi, perché pensa che sia giorno. Questo è il motivo per cui i medici sconsigliano di utilizzare il computer e il cellulare prima di mettersi a letto.

Qual è la migliore luce ?

Le lampadine a luce calda producono meno raggi UV rispetto alle lampadine bianche e rappresentano la distensione nei nostri occhi! In passato queste lampadine erano poco ecologiche, perché costruite con un filo a incandescenza che consumava molta energia. Oggi, fortunatamente, esistono bulbi a LED che replicano la luce calda.

Insomma, se hai bisogno di una luce per studiare dovrai orientarti verso una lampadina a luce calda. La stessa cosa vale se sei indeciso sulla scelta della luce per leggere di notte.

Una valida alternativa alla luce calda: la luce naturale

Una valida alternativa tra luce calda e luce fredda oggi è rappresentata dalla Lampadine a spettro completo. Questo tipo di lampadine simulano la luce naturale e forniscono l’equilibrio perfetto tra luminosità e contrasto. Possono considerarsi la soluzione perfetta per chi passa molte ore a leggere, poiché aumenterebbero la percezione dei colori.

La luce può raggiungere gli occhi non solo attraverso le lampadine della tua casa. Il sole, il computer, lo smartphone e il Tablet sono a tutti gli effetti delle fonti luminose e quindi è giusto avere delle accortezze anche quando si utilizzano i dispositivi elettronici.

Evitiamo di usare l’illuminazione artificiale

Quando è possibile aumentiamo l’uso della luce naturale, a meno che fuori non ci siano le nuvole o di notte! Apriamo le tende e le persiane, spegniamo le luci e godiamoci la luce del sole.

Utilizziamo schermi con anti-riflesso

Sono indispensabili per ridurre l’abbagliamento e non affaticano gli occhi. Non dimentichiamoci, tra l’altro, che i computer dispongono della modalità “luce notturna“, l’ideale per usarli di sera senza essere affaticati dalla luce blu!

Teniamo il monitor del PC alla giusta distanza

Il monitor del tuo PC si deve trovare a circa 50-70 cm dagli occhi, e posizionato in maniera tale da guardalo dall’alto verso il basso.

Integrazione tra luce naturale e luce artificiale

Prima di studiare l’illuminazione artificiale, si devono conoscere alcuni fattori che determinano l’illuminazione naturale come la località in cui si trova l’edificio, il suo orientamento, la tipologia delle aperture e gli eventuali ombreggiamenti, la riflettanza delle superfici interne ed esterne e la geometria interna dello spazio.

Un buon progetto di illuminazione di un ambiente sarà sempre un corretto bilanciamento tra luce natura e luce artificiale. Non farlo, può avere conseguenze sulla salute umana, si possono presentare i sintomi da affaticamento visivo, quali difficoltà alla vista, bruciori, dolori e arrossamento degli occhi, mal di testa, nausea e stanchezza.

Le cause possono essere l’abbagliamento o la scarsa illuminazione, che comportano un eccessivo sforzo della vista seppur in modo differente. L’abbagliamento può essere diretto o di riflessione; nel primo caso una sorgente luminosa entra nel nostro campo visivo (definito da un cono di circa 40° uscente dall’occhio), mentre nel secondo sarà una superficie lucida a riflettere la sorgente luminosa provocando fastidio all’interno dell’angolo visivo del soggetto. Anche il colore della luce può produrre reazioni psicologiche differenti nei soggetti esposti, così una luce bianca alla lunga può risultare irritante, blu può provocare stanchezza e gialla favorire sensazioni positive.

Come scegliere la lampada giusta e il tipo di apparecchio illuminante

Esistono diverse tipologie di lampade, naturalmente parliamo a Led, la cui scelta va ponderata sulla base di alcune caratteristiche quali il flusso luminoso emesso [lm] e l’efficienza luminosa [lm/W], la tonalità della luce e l’indice di resa cromatica, la sua forma e dimensione, la durata, i tempi di accensione.

Oltre alla distinzione tra le diverse tipologie di sorgenti luminose, va fatta una riflessione sul montaggio dell’apparecchio illuminante, che può essere a soffitto, a parete, a terra, da tavolo o in sospensione. Sussiste il bisogno di muovere agilmente la lampada? Si potrà optare per un apparecchio da terra. Si cerca un’illuminazione diffusa? Allora si possono installare degli apparecchi montati a parete o in sospensione. È necessario illuminare direttamente un piano di lavoro? Si aggiunge un apparecchio da tavolo.

 

 

 

Una rete di imprenditori eterogenei, se affiatata, può diventare un’ottima base per creare un business. 

Tutto ciò porterebbe vantaggio sia a noi professionisti, sia ai clienti.

Basta solo volerlo.

 

Un business fatto di cooperazione

Mettendo insieme diverse figure di professionisti, da amministratori di condomini, alle imprese edili, includendo artigiani di diverse attività essenziali, come idraulici, fabbri ed elettricisti, e aggiungendo consulenti come architetti e avvocati, è possibile creare un vero e proprio business basato sulla cooperazione.

 

Un nuovo modo per vivere la relazione con gli stakeholder, basato su cooperazione e aiuto reciproco, non più sulla concorrenza diretta.

 

Un’azienda costituita da elementi così sinergici può davvero diventare importante nel territorio, diventando un vero riferimento per eventuali servizi.

Immaginate qualsiasi servizio richiesto per le abitazioni: in questo caso sarebbe soddisfatto grazie a professionalità e competenza, qualsiasi operazione possa essere richiesta.

 

Non è importante che sia grande o piccola, basta saperci fare nei vari settori, dall’amministrativo al giuridico, terminando con l’ambito “realizzativo”.

Fortunatamente a Bologna questa realtà esiste eccome, ed io ho la fortuna di collaborarci da anni nel territorio.

Infatti ho la fortuna di fare parte di questo gruppo di cui sopra vi ho appena accennato, che però preferisco chiamarli Amici.

Presto ve li farò conoscere.

 

L’elettricista illuminato.

Con l’arrivo dell’estate e del caldo torrido non c’è niente di meglio che trascorrere del tempo all’aria aperta, con del buon vino, un bel libro e sotto i cieli stellati.

Non serve altro per ristorare corpo e mente, tranne… delle belle luci da giardino.

Infatti, con una buona gestione dell’illuminazione degli spazi esterni, sarà possibile ricreare un ambiente in base ai propri gusti, ricercando quello scenario da sempre desiderato e in cui condividere con i propri cari i momenti più belli.

 

Iniziamo con le luci da giardino

La corretta progettazione delle luci da giardino avviene con un lavoro precisino ed elaborato.

Infatti sarà necessario scegliere le sue componenti, sfruttando l’avanzamento tecnologico in corso, sia per un fattore di sostenibilità, sia per un discorso di efficienza e risparmi futuri.

 

Oltre all’importanza estetica del giardino (anche l’occhio vuole la sua parte, si sa!), l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale per la funzionalità e la sicurezza di quest’ultimo, per evitare spiacevoli (ed imprevisti) incidenti in giardino.

Non poter vedere determinati ostacoli, infatti, può essere molto pericoloso, e illuminare il giardino può essere la soluzione migliore per estetica e sicurezza.

 

Ovviamente vi sono numerose soluzioni innovative e sostenibili, che valorizzeranno lo spazio esterno e garantiranno efficienza e durata nel tempo.

Non è così semplice, ma è per questo che sono qui, proprio per aiutarti!

 

 

Tipologie di luci da giardino

Esistono due tipi di illuminazione da esterni.

La prima è l’illuminazione funzionale, ovvero quella necessaria per rendere sicuro e praticabile un ambiente senza rischi, soprattutto nelle ore serali.

Grazie a questo tipo di illuminazione, ogni viottolo, così come patio, piscina, porte d’ingresso e gazebo saranno ben visibili e ci si potrà muovere in piena sicurezza senza rischi di incidenti imprevisti.

 

La seconda tipologia è l’illuminazione scenografica, ovvero un tipo di illuminazione fatta appositamente per evidenziare gli elementi con giochi di luci ed ombre, al fine di massimizzare la resa estetica.

Questo tipo di illuminazione è molto comune su muretti, fontane ed alberi, così come tavoli, sculture e vasi, che vengono molto valorizzati dalle luci.

 

Luci da giardino a diversa intensità

In base alle zone del giardino, è possibile scegliere illuminazione a diversa intensità.

Infatti, determinate aree potrebbero richiedere un’intensità minore, basti pensare alle aree relax, o alle aree designate per semplici passeggiate e pisolini.

Altre aree, invece, come piscina, barbecue o gazebo, dove si passerà maggior tempo, possono invece richiedere maggiore intensità di luce, per una migliore visione generale.

 

Luci da giardino Elettricista illuminato bologna

 

In caso di illuminazione funzionale per le luci da giardino, è importante tenere sotto controllo i costi, in quanto si tratta di aree perennemente illuminate.

In questo caso entra in gioco la tecnologia LED, efficiente e a lunga durata, che risulta priva di raggi infrarossi ed ultravioletti.

Per questo utilizzo è sicuramente la soluzione ideale per l’illuminazione di spazi costantemente illuminati, grazie a un minore impatto sui costi.

 

Sistemi di Illuminazione

Se dovessi darti  un suggerimento sui sistemi di illuminazione da esterno, probabilmente ti consiglierei le soluzioni più innovative.

Garantendo la massima durata e la massima efficacia, i costi maggiori richiesti come “investimento” verranno rapidamente ripagati, garantendo in futuro ottimi risparmi.

Inoltre, un altro consiglio riguarderebbe le lampade a luce soffusa e diffusa, mai diretta. Questo eviterà spiacevoli fenomeni di abbagliamento.

 

I supporti per questo genere di lampade sono infiniti. Esistono infatti faretti a picchetto, lampioni, segna passi oppure vasi luminosi.

Un plus, infine, potrebbe essere l’illuminazione basata sulla domotica, per migliorare la qualità della vita nella casa e nel tuo giardino.

 

La domotica e le luci da giardino

La domotica, infatti, migliora notevolmente le prestazioni grazie all’ottimizzazione dei consumi e l’utilizzo di numerose funzioni.

Comfort, sicurezza e risparmio energetico sono la base della tecnologia domotica!

 

Infatti sarà possibile controllare le luci esterne dal divano, così come è possibile farlo dal gazebo o da posti remoti. Sarà inoltre possibile regolare accensione e spegnimento, controllando anche la creazione di scenari particolari.

 

Inoltre, come sempre, la domotica rappresenta un ottimo modo di massimizzare il risparmio energetico nel lungo termine.

 

Contattami per avere maggiori informazioni, sono sempre pronto ad illuminarti!

Vicini al periodo di vacanze, fra diverse ricerche di località e costi di posti in cui recarsi, ci si dimentica della sicurezza.

Lasciando in casa oggetti, mobili, effetti personali, ma anche elettrodomestici e altre cose di valore, non consideriamo mai cosa potrebbe accadere.

Per tale ragione è importante controllare tramite videocamere cosa potrebbe succedere in caso di “ospiti indesiderati”.

 

Controllo e sicurezza prima di partire

Partire dovrebbe essere un piacere indiscusso. Per far ciò, però, è necessario detenere il controllo di quello che lasciamo a casa, e per far ciò è necessario verificarlo a piacimento.

Tramite le videocamere di sicurezza, infatti, è possibile controllare da lontano gli ambienti interni ed esterni della casa, controllando eventuali intrusioni.

 

Tramite app innovative, inoltre, è possibile ricevere la chiamata al campanello di casa direttamente sul telefono, rispondendo immediatamente, indipendentemente dal luogo in cui vi troviate.

 

In caso di pacchi, è possibile aprire il cancello indicando di lasciare il pacco in un determinato posto, controllando tutti i movimenti del corriere. Dopodiché è possibile richiudere automaticamente il cancello, salutando anche il corriere. Il tutto senza la vostra presenza in casa: comodo, no?

 

Impianto domotico di videosorveglianza

Tutto questo può essere effettuato con la semplice installazione di un impianto elettrico domotico, che ha anche il vantaggio di essere un impianto ad elevato risparmio energetico.

Infatti, basato su sistemi ad elevata sostenibilità, permette una lunga durata e basse emissioni di campi elettromagnetici, quindi considerato biocompatibile e salutare per la famiglia.

Infine, grazie alla possibilità di detrazione fiscale è possibile farlo rientrare nei lavori di ristrutturazione con detrazione fino al 110% fino al 2021.

Per saperne di più Contattami QUI

 

Le vetrine espositive per negozio possono essere illuminate internamente grazie all’utilizzo di appositi faretti o strisce a led. Questo agevola di molto la capacità e la voglia del cliente di acquistare il prodotto direttamente in negozio. L’illuminazione infatti è un’accessorio molto importante da  avere all’interno di una vetrina espositiva.

Attira l’attenzione. Un’illuminazione dinamica sui prodotti, attira l’attenzione dei passanti,  possiamo  personalizzare l’illuminazione per creare diversi  temi e motivi, e allo stesso tempo ridurre i consumi energetici

Dall’esterno del negozio, l’insegna è il primo elemento che un cliente riconoscerà e ricorderà. Per questo motivo deve essere progettata in funzione della distanza dalla quale deve poter essere letta. Un’efficace illuminazione del Marchio e della vetrina può catturare l’attenzione del passante.

Una volta attirato il suo interesse possiamo farlo avvicinare grazie ad esterni unici: un esempio potrebbe essere l’installazione di sistemi di illuminazione dinamica delle facciate che consentono di personalizzare l’architettura esterna del punto vendita.

Il secondo elemento ad entrare in gioco sono le vetrine: vanno illuminate più del resto del negozio poiché i flussi luminosi si disperdono molto a causa del vetro. Valorizzare con la luce alcuni dettagli della vetrina aiuta a risparmiare rispetto all’illuminazione generica, ma anche a portare l’attenzione del cliente sui particolari del prodotto.

Se desideri realizzare una illuminazione stupefacente e allo stesso tempo ridurre i consumi  energetici, contatta questa mail: info@giuseppesalvatore.it

Con la tendenza a rottamare i vecchi lampadari, ci si è dimenticati che quest’ultimi, chiamati anche “Vintage”, possono riavere nuova vita, grazie ad una sorta di “riuso”.

In questo modo si possono conservare elementi a cui si è affezionati, o che hanno un’aria elegante da utilizzare in determinati contesti abitativi/casalinghi.

 

Come rimettere a nuovo i vecchi lampadari

In molti casi, per rimettere a nuovo un vecchio lampadario che non presenta danni, basterà ripulirlo e ripristinare le varie componenti mancanti. Ecco che con pochissima fatica, è avvenuto con successo il riciclo di un vecchio lampadario tanto apprezzato in passato.

 

Ovviamente, in base al tipo di lampadario è più o meno facile ripristinare i cristalli mancanti o danneggiati, in base anche alla disponibilità sul mercato.

Nei casi più difficili, invece, con elementi decisamente più insoliti, potrebbe essere necessario rimuovere vari pezzi, rifinire il metallo tra le braccia e la base, ed eventualmente aggiungere nuovi elementi.

 

In ogni caso non si tratta di operazioni complicate, ma basterà avere, pazienza, attenzione e… un po’ di fantasia!

 

Uno dei lampadari antichi più comuni è il lampadario a goccia. Quest’ultimo, purtroppo, non risponde più agli standard di sicurezza, pertanto bisognerà intervenire sulla messa a norma, oltre che sul lato estetico.

 

Cavi elettrici dei vecchi portalampada andranno sostituiti, in quanto non più adeguati alle misure di sicurezza elettrica. Non è sicuramente complesso ma richiede sicuramente pazienza. La riparabilità è comunque fattibile anche senza troppe conoscenze.

In ogni caso è possibile richiedere l’intervento in sicurezza di un tecnico se necessario. Ma è  comunque possibile (anzi, necessario) staccare dal quadro elettrico generale la corrente elettrica dell’appartamento.

 

 

Sostituire le lampadine vecchie con lampadine a LED

Le lampadine a LED comportano un notevole risparmio di energia, e per questa ragione sono le lampadine più utilizzate al momento. Inoltre presentano minori “effetti collaterali” rispetto gli altri modelli.

Per questo motivo il LED sta diventando sempre più il futuro dell’illuminazione.

 

Ma cosa si può fare in caso di lampade e lampadari in casa a “vecchio stampo”? 

In questo caso è possibile semplicemente sostituire le lampadine vecchie con le lampadine a LED. Non è infatti necessario smontare tutti i lampadari e le plafoniere di casa per cambiare le lampadine di vecchio tipo.

I vantaggi saranno ovviamente immediati: efficienti ed economiche, rappresenteranno un investimento duraturo.

Inoltre, recentemente hanno creato lampadine a LED specifiche per l’utilizzo in sostituzione di lampadine di generazioni precedenti. Questa è un’altra buona occasione per migliorare la sostenibilità degli elementi casalinghi.

 

Ovviamente esistono numerose tipologie di lampadine a LED, pertanto è importante che abbiano almeno la stessa forma e dimensione delle lampadine che andranno a sostituire.

Ma grazie alla varietà di modelli, sarà facile trovare il modello compatibile che permetterà di dar nuova vita ai lampadari più antichi, riparandoli e riutilizzandoli.

Il Videocitofono è un impianto citofonico in cui è integrato un sistema di monitoraggio video.

L’unità esterna, oltre alla pulsantiera e alla sezione audio comprendente il microfono e l’altoparlante, include anche una telecamera in bianco e nero o a colori. Vicino alla telecamera sono presenti alcuni LED a raggi infrarossi (a cui la telecamera B/N è sensibile) per illuminare la scena e consentire la visione della scena con qualunque condizione di luce ci sia all’esterno.

Attualmente ogni unità interna è dotata di un monitor con display LCD.

Il sistema video si attiva solo nel momento in cui un utente preme un pulsante di chiamata, e si disattiva dopo un tempo prefissato. Per ovvi motivi di privacy, l’immagine è visibile solamente nell’unità interna dell’interno chiamato.

NORMA ITALIANA CEI 64-21 E UTENZE DEBOLI: IL VIDEOCITOFONO SMART

Questo secondo articolo, dopo quello dedicato alla domotica e alle sue potenzialità, si sofferma sulla Norma Italiana CEI 64-21 “Ambienti residenziali. Impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità”, di recente pubblicazione, che fornisce le prescrizioni da applicarsi agli impianti elettrici, di unità immobiliari ad uso residenziale situate all’interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari, adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità. La novità risiede nel fatto che per la prima volta si parla all’interno della normativa elettrica di quelle che sono le esigenze delle persone disabili. Queste prescrizioni saranno utilizzate dal progettista qualora il committente richieda la realizzazione di impianti elettrici con particolari requisiti nella propria abitazione.

Partiamo dal citofono, oggetto di uso quotidiano, sempre presente nelle nostre abitazioni. Riconoscere la voce di chi suona il campanello, per esempio restando in cucina al quinto piano di un palazzo, è stata un’innegabile conquista; ma anche il citofono si è evoluto rapidamente in tecnologia e potenzialità, diventando uno strumento multifunzione e in questo contesto un valido supporto alle utenze deboli di una abitazione, come anziani, persone sole o persone con specifiche necessità psicofisiche, magari anche solo temporanee.

È principalmente per motivi di sicurezza che, da circa vent’anni è stata integrata la funzione video, per cui oggi è facilmente reperibile sul mercato il videocitofono, che permette di unire le immagini alla tradizionale comunicazione vocale.

Ma la tecnologia va oltre: il videocitofono moderno è anche smart e permette di trasformare in modo semplice un’abitazione tradizionale in una casa connessa, comodamente controllabile in locale e da remoto tramite smartphone.

Per esempio il videocitofono connesso consente, attraverso APP dedicate, di rispondere ad un visitatore anche stando fuori casa; ha funzioni di segreteria videocitofonica e di messaggistica (lavagna elettronica o post-it); dialoga con le funzioni domotiche dell’appartamento e le integra.

È possibile quindi rispondere comodamente da qualunque ambiente della casa, ma anche da fuori casa, per esempio dall’ufficio o da un luogo di vacanza, nonché chiamare direttamente l’appartamento e rimanere in contatto con chi è presente al suo interno. Ancora: è possibile controllare l’abitazione anche da remoto, attivare tramite smartphone le telecamere esterne e interne collegate al videocitofono, aprire il cancello di casa anche in assenza di telecomando.

L’insieme di queste funzioni, semplici e intuitive nella loro applicazione, rappresenta un valore aggiunto significativo per il benessere, il comfort e la sicurezza di chi abita la casa, ma diventa un importante e utile strumento sociale se l’utente è debole, quali appunto anziani, portatori di handicap, disabili anche temporanei.

Il tema è importantissimo in una società come la nostra, in cui l’invecchiamento della popolazione porta con sé anche la sfida sociale di garantire autonomia, benessere e soprattutto sicurezza anche a chi necessita di un aiuto in più.

Nell’era della tecnologia poi, lo smartphone può fungere da terminale intercomunicante con la casa, implementandone le potenzialità.Nel caso della videocitofonia/citofonia, la specifica tecnica prevede una serie di prescrizioni analitiche a seconda del tipo di disabilità di chi abita la casa, tra le quali – a titolo di esempio – l’altezza compresa tra 110 cm e 130 cm rispetto al piano di calpestio a cui deve essere installato l’impianto video citofonico, la presenza di pittogrammi in rilievo o luminosi in caso di difficoltà nella percezione visiva o in rilievo in caso di cecità, la segnalazione di chiamata luminosa in caso di sordità totale o parziale o un sistema video citofonico che consenta l’accoppiamento con protesi acustiche. Infine, nel caso di persona con incapacità o difficoltà di parlare, l’unità abitativa dovrà essere dotata di sistema video citofonico in cui almeno la postazione interna fissa deve consentire di inviare messaggi, di testo o vocali, o immagini alla postazione videocitofonica esterna.

Non meno significativa la funzione “inoltro di chiamata”, grazie alla quale è possibile interagire con l’appartamento connettendosi direttamente alle chiamate in entrata da dispositivo mobile; si può effettuare un controllo diretto in casi di pericolo (per esempio malintenzionati o finti funzionari); è possibile per il disabile o la persona impossibilitata ad usare l’apparecchio interno agire con le stesse funzioni direttamente da smartphone o tablet; è possibile dare indicazioni ad eventuali corrieri per consegne a domicilio per una alternativa di recapito nel caso si sia impossibilitati ad aprire la porta.Si può comprendere da questa panoramica come sia vasto il campo di applicazione di un videocitofono smart: da oggetto di uso comune a strumento domotico applicato al servizio del sociale, che consente di superare situazioni invalidanti, garantisce autonomia e in ultima analisi crea un rapporto più sereno tra l’uomo e l’ambiente in cui abita.