Con l’arrivo dell’estate e del caldo torrido non c’è niente di meglio che trascorrere del tempo all’aria aperta, con del buon vino, un bel libro e sotto i cieli stellati.

Non serve altro per ristorare corpo e mente, tranne… delle belle luci da giardino.

Infatti, con una buona gestione dell’illuminazione degli spazi esterni, sarà possibile ricreare un ambiente in base ai propri gusti, ricercando quello scenario da sempre desiderato e in cui condividere con i propri cari i momenti più belli.

 

Iniziamo con le luci da giardino

La corretta progettazione delle luci da giardino avviene con un lavoro precisino ed elaborato.

Infatti sarà necessario scegliere le sue componenti, sfruttando l’avanzamento tecnologico in corso, sia per un fattore di sostenibilità, sia per un discorso di efficienza e risparmi futuri.

 

Oltre all’importanza estetica del giardino (anche l’occhio vuole la sua parte, si sa!), l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale per la funzionalità e la sicurezza di quest’ultimo, per evitare spiacevoli (ed imprevisti) incidenti in giardino.

Non poter vedere determinati ostacoli, infatti, può essere molto pericoloso, e illuminare il giardino può essere la soluzione migliore per estetica e sicurezza.

 

Ovviamente vi sono numerose soluzioni innovative e sostenibili, che valorizzeranno lo spazio esterno e garantiranno efficienza e durata nel tempo.

Non è così semplice, ma è per questo che sono qui, proprio per aiutarti!

 

 

Tipologie di luci da giardino

Esistono due tipi di illuminazione da esterni.

La prima è l’illuminazione funzionale, ovvero quella necessaria per rendere sicuro e praticabile un ambiente senza rischi, soprattutto nelle ore serali.

Grazie a questo tipo di illuminazione, ogni viottolo, così come patio, piscina, porte d’ingresso e gazebo saranno ben visibili e ci si potrà muovere in piena sicurezza senza rischi di incidenti imprevisti.

 

La seconda tipologia è l’illuminazione scenografica, ovvero un tipo di illuminazione fatta appositamente per evidenziare gli elementi con giochi di luci ed ombre, al fine di massimizzare la resa estetica.

Questo tipo di illuminazione è molto comune su muretti, fontane ed alberi, così come tavoli, sculture e vasi, che vengono molto valorizzati dalle luci.

 

Luci da giardino a diversa intensità

In base alle zone del giardino, è possibile scegliere illuminazione a diversa intensità.

Infatti, determinate aree potrebbero richiedere un’intensità minore, basti pensare alle aree relax, o alle aree designate per semplici passeggiate e pisolini.

Altre aree, invece, come piscina, barbecue o gazebo, dove si passerà maggior tempo, possono invece richiedere maggiore intensità di luce, per una migliore visione generale.

 

Luci da giardino Elettricista illuminato bologna

 

In caso di illuminazione funzionale per le luci da giardino, è importante tenere sotto controllo i costi, in quanto si tratta di aree perennemente illuminate.

In questo caso entra in gioco la tecnologia LED, efficiente e a lunga durata, che risulta priva di raggi infrarossi ed ultravioletti.

Per questo utilizzo è sicuramente la soluzione ideale per l’illuminazione di spazi costantemente illuminati, grazie a un minore impatto sui costi.

 

Sistemi di Illuminazione

Se dovessi darti  un suggerimento sui sistemi di illuminazione da esterno, probabilmente ti consiglierei le soluzioni più innovative.

Garantendo la massima durata e la massima efficacia, i costi maggiori richiesti come “investimento” verranno rapidamente ripagati, garantendo in futuro ottimi risparmi.

Inoltre, un altro consiglio riguarderebbe le lampade a luce soffusa e diffusa, mai diretta. Questo eviterà spiacevoli fenomeni di abbagliamento.

 

I supporti per questo genere di lampade sono infiniti. Esistono infatti faretti a picchetto, lampioni, segna passi oppure vasi luminosi.

Un plus, infine, potrebbe essere l’illuminazione basata sulla domotica, per migliorare la qualità della vita nella casa e nel tuo giardino.

 

La domotica e le luci da giardino

La domotica, infatti, migliora notevolmente le prestazioni grazie all’ottimizzazione dei consumi e l’utilizzo di numerose funzioni.

Comfort, sicurezza e risparmio energetico sono la base della tecnologia domotica!

 

Infatti sarà possibile controllare le luci esterne dal divano, così come è possibile farlo dal gazebo o da posti remoti. Sarà inoltre possibile regolare accensione e spegnimento, controllando anche la creazione di scenari particolari.

 

Inoltre, come sempre, la domotica rappresenta un ottimo modo di massimizzare il risparmio energetico nel lungo termine.

 

Contattami per avere maggiori informazioni, sono sempre pronto ad illuminarti!

Sensori di movimento per accensione luci: perché installarli?

Se stai pensando a come ridurre il peso della bolletta elettrica e risparmiare energia, forse i sensori possono fare al caso tuo. Scegliere i migliori sensori di movimento sicuramente potrà sembrarti complesso visto l’assortimento che si trova in commercio.

Una maniera abbastanza semplice e pratica per risparmiare energia e diminuire le spese di esercizio dell’illuminazione casalinga è sicuramente progettare il proprio impianto di illuminazione montando sensori di movimento per l’accensione delle luci. Questi dispositivi hanno un notevole potenziale da sfruttare al meglio per quanti vogliono contenere i propri consumi energetici e hanno un occhio di riguardo per l’ecosostenibilità.

Come scegliere i migliori sensori di movimento

sensori di movimento rappresentano un fattore di sicurezza.  Avere luce quando serve è importante e riduce rischi ed incidenti domestici e sul lavoro. Se siete delle persone che amano gestirsi in autonomia il mondo è pieno di prodotti e di proposte. Questa non è certo una novità. Amazon e tanti sono i siti che vi invoglieranno a provare a fare da voi. Non vi biasimo.

Spero non sarete tra quelli che mi chiamano perché non riescono a ottimizzare i tempi di accensione o di spegnimento o che sbagliano posizionamento.

Detto ciò mi raccomando, i sensori di movimento si basano su tecnologie diverse, spesso combinate all’interno di un solo modello, pensate per rilevare il movimento nel raggio dell’area in cui è installato il sensore.

Tipologie di sensori di movimento per l’accensione delle luci.

  1. Detector di movimento e detector di presenza. Il primo apparato fa in modo che le luci si accendano quando viene rilevato il passaggio di una persona davanti al sensore.

Questo vuol dire, per esempio, che se si tratta di una stanza piuttosto affollata in cui entrano ed escono persone di continuo, il detector farà in modo che le luci non si spengano mai. Almeno, non finché l’ultima persona non sia uscita dalla stanza e sempre che sia trascorso il tempo di spegnimento preimpostato.

  1. Il sensore di presenza, d’altro canto, funziona in maniera abbastanza simile a quello di movimento, ma con la differenza di essere molto più accurato e sensibile. In questo caso l’apparato è infatti in grado di rilevare anche micro-movimenti.

Come funzionano i sensori

Tutti e due questi rilevatori di movimento in genere funzionano registrando le fonti di calore che ricadono nel loro raggio di rilevamento.

Il calore viene tradotto in un segnale elettrico che a sua volta consente l’accensione o lo spegnimento dell’illuminazione.

Motivi per installare sensori di movimento per l’accensione delle luci

  1. Un primo vantaggio che deriva dall’installazione di sensori di movimento, sia interni all’appartamento che esterni, è quello di migliorare la sicurezza. I topi d’appartamento puntano sulle case i cui proprietari sono assenti o addormentati. L’ultima cosa che i malintenzionati vogliono è essere visti dai vicini mentre armeggiano intorno a casa tua. Ecco dunque che installare dei sensori di movimento esterni può rivelarsi davvero una scelta felice per tenere lontani ospiti indesiderati. Immaginatevi la scena: i soliti ignoti stanno cercando di introdursi in casa vostra e all’improvviso vengono accecati da una luce che li espone alla vista di tutti quanti. Il loro istinto primario sarà darsela a gambe, nel qual caso il vostro sensore di movimento avrà assolto egregiamente al suo compito.
  2. Un altro vantaggio può consistere nel fatto di spaventare eventuali animali selvatici che si avvicinino troppo all’abitazione. Non sono rari i casi di cinghiali o di orsi che si avventurano in città in cerca di cibo. Anche in questo caso l’accensione improvvisa delle luci può servire a spaventarli e farli fuggire.
  3. Un terzo vantaggio è poter tornare a casa di notte, magari con le mani impegnate con le borse della spesa, senza doversi preoccupare di inciampare perché le luci esterne sono spente: parcheggiate la macchina nel vialetto e, voilà, le luci sono già accese.
  4. Un quarto vantaggio, ovvio, è il risparmio energetico. Le luci si accendono solo quando è necessario.
  5. Il quinto buon motivo per installare dei sensori di movimento per l’accensione delle luci è collegato al quarto: infatti meno consumo di energia significa una bolletta della luce più leggera.
  6. vantaggio a cui spesso non si pensa è la riduzione dell’inquinamento luminoso. Lamentiamo spesso che el stelle non si vedono più e ce ne accorgiamo quelle rare volte che ci troviamo in mezzo alla NAtura. Ecco quindi una occasione per ridurre l’inquinamento luminoso.Queste luci infatti si accenderanno solo quando necessario.

 

Dubbi e incertezze possono trovare soluzioni affidandosi sopratutto a soluzioni che garantiscono prodotto e ricambi nel tempo.

Tipologia di sensori di movimento

Diversi tipologie di sensori di movimento si trovano in commercio, appunto utilizzati per rilevare il movimento: tra i più comuni si trovano quelli a infrarosso passivo, a ultrasuoni, a microonde e a vibrazione.

  • I primi, spesso abbreviati con l’acronimo PIR, sono i sensori più utilizzati nei rilevatori di movimento ad uso domestico. Sono in grado di rilevare il calore corporeo e, una volta che i livelli di calore cambiano rapidamente, i sensori scattano attivando le luci o l’allarme.
  • Per quel che riguarda gli ultrasuoni, si tratta di rumori che vengono emessi a una frequenza molto elevata: quando tali frequenze vengono rimbalzate da un oggetto in movimento, il sensore viene fatto scattare e di conseguenza accende o spegne le luci.
  • sensori a microonde, molto usati per le necessità di vigilanza, emettono una gamma di impulsi che sfruttano il cosiddetto effetto Doppler. In questo modo le onde rimbalzano nell’area circostante e rilevano eventuali cambiamenti.
  • Infine, il metodo della vibrazione permette al prodotto di rilevare i movimenti tramite una speciale leva, sulla quale viene posta una piccola massa che, qualora si dovessero verificare dei movimenti non pianificati nelle vicinanze, permetterà di attivare il sensore.

A testimonianza dei molti passi in avanti compiuti per rendere questi oggetti sempre più precisi, sono nati i sensori di movimento a doppia tecnologia, che uniscono due diversi per riuscire a ridurre i falsi allarmi. Ecco dunque che, nel caso di questi particolari sensori, entrambi i tipi di rilevazione devono essere attivati per risultare nell’accensione delle luci o in qualsiasi azione.

Ad esempio, un sensore a vibrazione potrebbe essere attivato da rami che si muovono a causa del vento, ma con la doppia tecnologia, la luce non verrebbe attivata in quanto il sensore a infrarossi non rileverebbe il calore proveniente dai rami. Oltre a queste tipologie, di sicuro le più comuni, vanno citati i sensori di movimento a contatto, molto economici, e i sensori riflessi. Quest’ultimi, impiegati esclusivamente nella vigilanza, emettono un fascio di luce LED che, se attraversato, attiva il sensore.

Tempo di reazione

Molto importante per non ritrovarti a mugugnare al buio è verificare al meglio i tempi di reazione, di accensione. Cioè la sensibilità al movimento. Infatti uno degli aspetti che maggiormente differenzia i diversi tipi di sensori di movimento si ritrova nei tempi di reazione, ossia i secondi necessari al sensore per riuscire ad accendere la luce a partire dal momento in cui viene rilevato per la prima volta il movimento. Allo stesso modo, il tempo di reazione si misura anche nello spegnimento. Ques’ultimo è un importante fattore che contribuisce a realizzare tutti i 6 vantaggi che ti ho descritto sopra.

Più un sensore è sensibile, minore sarà il tempo di reazione: questo aspetto è molto importante in particolar modo negli ambienti di passaggio, come le scale o i corridoi, dove non vi è  certo il tempo di attendere e la luce si deve accendere prima possibile.

Distanza e angolo di rilevamento

I dispositivi in commercio variano anche in maniera molto sensibile per quanto riguarda la distanza e l’angolo di rilevamento dei movimenti.

Questi due elementi, in particolare la portata del rilevamento, sono parametri utili che guidano nell’individuare i modelli più adatti. Ad esempio, quelli che hanno un raggio inferiore possono essere applicati all’interno, mentre nelle zone dove è difficile seguire i diversi movimenti è importante scegliere un sensore a 180° o anche a 360°, che consentono di illuminare la zona al meglio.

Autonomia e batteria

Per facilità di installazione, l’alimentazione a batteria sembrerebbe la migliore opzione, soprattutto per l’esterno: utilizzando batterie ricaricabili non è necessario alcun cablaggio. Le batterie dureranno circa un anno se si considera una media di dieci attivazioni al giorno, ma il sensore è posizionato in una zona trafficata, le batterie non dureranno a lungo.

L’illuminazione con sensore di movimento cablato è la più comune e non dovrebbe spaventare: la maggior parte dei sistemi include istruzioni dettagliate e tutorial ai quali fare riferimento. Per coloro che vogliono contenere i consumi e scegliere un’opzione più sostenibile, può valere la pena investire su sensori di movimento a energia solare, facili da installare e utilizzare. Sono perfetti per garantire l’uso anche durante un’interruzione di corrente, a patto che vi sia abbastanza energia immagazzinata.

Tuttavia, ci sono alcuni aspetti negativi in questo tipo di sensore. Le lampade a energia solare richiedono circa 6-8 ore di luce al giorno per funzionare correttamente e sono poche le zone dove è disponibile una tale quantità di luce. Inoltre, se la posizione di montaggio non riceve la luce solare diretta, il sensore a energia solare potrebbe non essere la soluzione migliore.

 

 

Scatti intempestivi e rimedio

Uno dei quesiti ricorrenti dai clienti è: l’interruttore differenziale della mia abitazione interviene spesso in modo casuale; oppure” interviene quasi sempre più o meno all’ora X“.
La prima cosa da verificare è l’esistenza di un guasto all’isolamento di un’apparecchiatura o di una linea, obbligatoriamente quando l’interruttore interviene dopo ogni riarmo. Occorre con pazienza provare ad inserire un apparecchio per volta per individuarlo.
Spesso però l’intervento non è dovuto ad un guasto che comporti pericoli, ma a correnti impulsive verso terra dovute ad eventi occasionali che non si ripetono immediatamente dopo il riarmo.

Allo scopo è bene ricordare che il numero delle apparecchiature protette da uno stesso interruttore deve essere opportunamente limitato.

Interruttori resistenti agli scatti intempestivi

La soluzione ai problemi degli scatti intempestivi sta nell’adozione degli interruttori differenziali altamente resistenti alle cause che li producono. Non è purtroppo sufficiente la semplice adozione di differenziali di tipo A, come spesso si crede e si fa, (la classificazione dei differenziali è in tipo AC, A, B come noto). Tali interruttori ad alta immunità non rientrano in un tipo univoco, ma ogni casa costruttrice vi attribuisce un suo nome.
Eccone alcuni ad esempio

Come detto sopra, per illustrarne le caratteristiche si è fatto riferimento ad articoli tecnici ABB e Schneider Electric, quindi agli APR.

Svolgono tre funzioni fondamentali

Tenuta all’impulso  Non intervengono per correnti impulsive della forma normalizzata  per valori di corrente fino a , che sono tipiche delle sovratensioni per fulminazione indiretta ad accoppiamento induttivo, ma che rappresentano in generale gli impulsi intensi di durata limitata.

Filtro temporale  Il grafico seguente mostra come gli interruttori APR non intervengano per correnti differenziali di durata inferiore ai  tipico di correnti dovute a sovratensioni per di inserzione carichi, come indicato in precedenza. Nello stesso grafico è evidenziata la curva limite di sicurezza, cioè il limite massimo del tempo di intervento per i differenziali ritardati ammesso dalle norme.

Gli interruttori mantengono un margine di sicurezza rispetto alla curva limite. Per questi motivi é buona cosa fare accertamenti.

Contattami con fiducia per una verifica.

Conclusioni

Se si vogliono prevenire gli scatti intempestivi la soluzione sta nell’adottare dunque interruttori differenziali altamente resistenti alle sovratensioni impulsive.
I problemi ci sono in particolare quando si alimentano carichi elettronici con inverter, filtri anti disturbo, dimmer ecc.; o se si abita nelle vicinanze di fabbriche, cantieri, stazioni elettriche; oppure quando si adottano SPD per la protezione contro le scariche atmosferiche; o, in genere, quando la continuità del servizio è essenziale (ospedali, impianti di allarme, frigoriferi, congelatori, impianti non presidiati, apparecchiature informatiche….

 

Giuseppe Salvatore

Il tuo Elettricista Illuminato

Per proteggere la sicurezza dei bambini dai pericoli di contatto con le prese elettriche.

Possiamo installare delle prese a scomparsa dove la parte in cui va inserita la spina può essere completamente coperta.

Oltre a isolare completamente I fori delle prese Andiamo a proteggere anche la spina evitando evitando il cosidetto tiro del filo.

Mediante uno sportellino piatto a scorrimento vengono coperte le spine inserite. Questo si può fare, oltre che con le spine elettriche, anche con prese tv e telefoniche.

Abbineremo estetica e sicurezza in un unico prodotto.

Piccoli lavori fai da te in casa e qualche accorgimento utile

Eviteremo grossi guai e pericoli per chi opera con I piccoli

Elettrodomestici all’interno delle abitazioni

 il frequente utilizzo di prolunghe e di triple

Possono portare a bruciature del cavo e della presa a cui siamo connessi, ad esempio prolunghe per ferri da stiro o aspirapolveri, cavi malriposti o attorcigliati,distacco della spina tirando dal cavo. In ultimo ma molto  pericoloso l’utilizzo di triple. L’uso della “famigerata” tripla è sconsigliato in quanto non avendo essa un buona connessione sui poli elettrici , provoca, con il passaggio di corrente, dei falsi contatti, per cui si avranno

Inizi di “sfrigolamenti” seguiti da possibili corti circuiti con pericolo di incendio.

 Detto questo si consiglia di Riporre le prolunghe o I cavi degli apparecchi che si utilizzano, in modo ordinato, prima di staccare la spina dalla presa spegnere l’apparecchio che si sta usando, possibilmente senza tirare dal filo ma direttamente dalla spina.

Non utilizzare triple di nessun genere, specialmente per

Ferri da stiro, forni, lavatrici ecc, fare montare prese universali(tedesca) che sopportino un carico elevato.

Con questi accorgimenti oltre ad un risparmio di denaro,

(le triple e gli interventi di tecnici costano molto), avremo garantito sicurezza a chi utilizza questi apparecchi, oltre a non danneggiare parti dell’abitazione.