Vicini al periodo di vacanze, fra diverse ricerche di località e costi di posti in cui recarsi, ci si dimentica della sicurezza.

Lasciando in casa oggetti, mobili, effetti personali, ma anche elettrodomestici e altre cose di valore, non consideriamo mai cosa potrebbe accadere.

Per tale ragione è importante controllare tramite videocamere cosa potrebbe succedere in caso di “ospiti indesiderati”.

 

Controllo e sicurezza prima di partire

Partire dovrebbe essere un piacere indiscusso. Per far ciò, però, è necessario detenere il controllo di quello che lasciamo a casa, e per far ciò è necessario verificarlo a piacimento.

Tramite le videocamere di sicurezza, infatti, è possibile controllare da lontano gli ambienti interni ed esterni della casa, controllando eventuali intrusioni.

 

Tramite app innovative, inoltre, è possibile ricevere la chiamata al campanello di casa direttamente sul telefono, rispondendo immediatamente, indipendentemente dal luogo in cui vi troviate.

 

In caso di pacchi, è possibile aprire il cancello indicando di lasciare il pacco in un determinato posto, controllando tutti i movimenti del corriere. Dopodiché è possibile richiudere automaticamente il cancello, salutando anche il corriere. Il tutto senza la vostra presenza in casa: comodo, no?

 

Impianto domotico di videosorveglianza

Tutto questo può essere effettuato con la semplice installazione di un impianto elettrico domotico, che ha anche il vantaggio di essere un impianto ad elevato risparmio energetico.

Infatti, basato su sistemi ad elevata sostenibilità, permette una lunga durata e basse emissioni di campi elettromagnetici, quindi considerato biocompatibile e salutare per la famiglia.

Infine, grazie alla possibilità di detrazione fiscale è possibile farlo rientrare nei lavori di ristrutturazione con detrazione fino al 110% fino al 2021.

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Il Videocitofono è un impianto citofonico in cui è integrato un sistema di monitoraggio video.

L’unità esterna, oltre alla pulsantiera e alla sezione audio comprendente il microfono e l’altoparlante, include anche una telecamera in bianco e nero o a colori. Vicino alla telecamera sono presenti alcuni LED a raggi infrarossi (a cui la telecamera B/N è sensibile) per illuminare la scena e consentire la visione della scena con qualunque condizione di luce ci sia all’esterno.

Attualmente ogni unità interna è dotata di un monitor con display LCD.

Il sistema video si attiva solo nel momento in cui un utente preme un pulsante di chiamata, e si disattiva dopo un tempo prefissato. Per ovvi motivi di privacy, l’immagine è visibile solamente nell’unità interna dell’interno chiamato.

NORMA ITALIANA CEI 64-21 E UTENZE DEBOLI: IL VIDEOCITOFONO SMART

Questo secondo articolo, dopo quello dedicato alla domotica e alle sue potenzialità, si sofferma sulla Norma Italiana CEI 64-21 “Ambienti residenziali. Impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità”, di recente pubblicazione, che fornisce le prescrizioni da applicarsi agli impianti elettrici, di unità immobiliari ad uso residenziale situate all’interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari, adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità. La novità risiede nel fatto che per la prima volta si parla all’interno della normativa elettrica di quelle che sono le esigenze delle persone disabili. Queste prescrizioni saranno utilizzate dal progettista qualora il committente richieda la realizzazione di impianti elettrici con particolari requisiti nella propria abitazione.

Partiamo dal citofono, oggetto di uso quotidiano, sempre presente nelle nostre abitazioni. Riconoscere la voce di chi suona il campanello, per esempio restando in cucina al quinto piano di un palazzo, è stata un’innegabile conquista; ma anche il citofono si è evoluto rapidamente in tecnologia e potenzialità, diventando uno strumento multifunzione e in questo contesto un valido supporto alle utenze deboli di una abitazione, come anziani, persone sole o persone con specifiche necessità psicofisiche, magari anche solo temporanee.

È principalmente per motivi di sicurezza che, da circa vent’anni è stata integrata la funzione video, per cui oggi è facilmente reperibile sul mercato il videocitofono, che permette di unire le immagini alla tradizionale comunicazione vocale.

Ma la tecnologia va oltre: il videocitofono moderno è anche smart e permette di trasformare in modo semplice un’abitazione tradizionale in una casa connessa, comodamente controllabile in locale e da remoto tramite smartphone.

Per esempio il videocitofono connesso consente, attraverso APP dedicate, di rispondere ad un visitatore anche stando fuori casa; ha funzioni di segreteria videocitofonica e di messaggistica (lavagna elettronica o post-it); dialoga con le funzioni domotiche dell’appartamento e le integra.

È possibile quindi rispondere comodamente da qualunque ambiente della casa, ma anche da fuori casa, per esempio dall’ufficio o da un luogo di vacanza, nonché chiamare direttamente l’appartamento e rimanere in contatto con chi è presente al suo interno. Ancora: è possibile controllare l’abitazione anche da remoto, attivare tramite smartphone le telecamere esterne e interne collegate al videocitofono, aprire il cancello di casa anche in assenza di telecomando.

L’insieme di queste funzioni, semplici e intuitive nella loro applicazione, rappresenta un valore aggiunto significativo per il benessere, il comfort e la sicurezza di chi abita la casa, ma diventa un importante e utile strumento sociale se l’utente è debole, quali appunto anziani, portatori di handicap, disabili anche temporanei.

Il tema è importantissimo in una società come la nostra, in cui l’invecchiamento della popolazione porta con sé anche la sfida sociale di garantire autonomia, benessere e soprattutto sicurezza anche a chi necessita di un aiuto in più.

Nell’era della tecnologia poi, lo smartphone può fungere da terminale intercomunicante con la casa, implementandone le potenzialità.Nel caso della videocitofonia/citofonia, la specifica tecnica prevede una serie di prescrizioni analitiche a seconda del tipo di disabilità di chi abita la casa, tra le quali – a titolo di esempio – l’altezza compresa tra 110 cm e 130 cm rispetto al piano di calpestio a cui deve essere installato l’impianto video citofonico, la presenza di pittogrammi in rilievo o luminosi in caso di difficoltà nella percezione visiva o in rilievo in caso di cecità, la segnalazione di chiamata luminosa in caso di sordità totale o parziale o un sistema video citofonico che consenta l’accoppiamento con protesi acustiche. Infine, nel caso di persona con incapacità o difficoltà di parlare, l’unità abitativa dovrà essere dotata di sistema video citofonico in cui almeno la postazione interna fissa deve consentire di inviare messaggi, di testo o vocali, o immagini alla postazione videocitofonica esterna.

Non meno significativa la funzione “inoltro di chiamata”, grazie alla quale è possibile interagire con l’appartamento connettendosi direttamente alle chiamate in entrata da dispositivo mobile; si può effettuare un controllo diretto in casi di pericolo (per esempio malintenzionati o finti funzionari); è possibile per il disabile o la persona impossibilitata ad usare l’apparecchio interno agire con le stesse funzioni direttamente da smartphone o tablet; è possibile dare indicazioni ad eventuali corrieri per consegne a domicilio per una alternativa di recapito nel caso si sia impossibilitati ad aprire la porta.Si può comprendere da questa panoramica come sia vasto il campo di applicazione di un videocitofono smart: da oggetto di uso comune a strumento domotico applicato al servizio del sociale, che consente di superare situazioni invalidanti, garantisce autonomia e in ultima analisi crea un rapporto più sereno tra l’uomo e l’ambiente in cui abita.

 

 

Una delle più comuni usanze moderne riguarda l’utilizzo di telecamere, in particolare la telecamera termica. Quest’ultime, infatti, risultano sempre più essenziali per la protezione casalinga, permettendo alle persone di vivere più tranquillamente la loro presenza (o assenza) in casa.

 

La telecamera termica

Sempre più diffuse nel campo della sicurezza e della videosorveglianza attuale, queste telecamere sono nate per scopi militari.

Infatti, grazie alla precisione e nitidezza, permettono di identificare perfettamente corpi in movimento anche a notevoli distanze.

Grazie al loro utilizzo, la sorveglianza di luoghi isolati, fabbriche o abitazioni è sempre più alta.

Per tale ragione, oggi parleremo di questi apparecchi, cercando di capire perché utilizzarle e come sceglierle.

 

Cos’è una telecamera termica?

Una telecamera termica, o telecamera ad infrarossi, è un dispositivo a distanza che permette di rilevare l’energia all’infrarosso (quindi il calore) emesso da persone, animali e oggetti, convertendoli in segnali di tipo elettronico che vengono a loro volta elaborati per produrre immagini termiche sui display.

Il calore identificato è estremamente preciso, a tal punto che è possibile identificare piccole variazioni anche di breve durata.

 

Qualsiasi elemento emette radiazioni infrarosse.

Quest’ultime, passando attraverso le lenti termiche della telecamera, vengono processate e restituite sotto forma di immagini (termiche).

 

Nel mercato attuale sono presenti diversi dispositivi in grado di rilevare le temperature corporee, e in grado di inviare un allarme in cui viene superato un limite pre-impostato.

Ovviamente sono in grado di distinguere il calore dei corpi umani dai calori di oggetti caldi, come ad esempio bevande bollenti.

 

Perché usare una telecamera a infrarossi?

Vi sono numerose ragioni per scegliere una telecamera termica.

Ad esempio, permettono:

  • La rivelazione di elementi a lunga distanza, con l’eliminazione di eventuali punti ciechi
  • La misurazione corporea (e la differenziazione dalle aree a rischio incendio)
  • Utilizzo essenziale in ambienti difficili (luci assenti, fumo, gas o meteo difficile)
  • Video estremamente accurati

 

Queste sono le principali ragioni per cui è importante scegliere una telecamera termica. E soprattutto sono le ragioni per cui bisogna preferirle alle telecamere tradizionali.

 

Dove e quando utilizzarle?

Sarebbe una buona abitudine utilizzarle in ogni caso, soprattutto nelle strutture domestiche.

La sicurezza garantita da queste telecamere è infatti indiscussa, e può risultare utile quando meno ce lo si aspetta.

In ogni caso vi sono delle situazioni in cui può essere essenziale utilizzarle:

  • Protezione di perimetri ben precisi
  • Supervisione impianti di produzione e trasformazione elettrica
  • Supervisione di coste e confini
  • Luoghi isolati e non illuminati

 

In questi posti, infatti, l’utilizzo di telecamere è molto importante.

In luoghi dove avviene la produzione industriale, inoltre, è importante al fine di prevenire incendi ed inviare immediatamente soccorsi per evitare danni ingenti.

 

Inoltre, la non necessità di illuminazione, le rende “invisibili” ma perfettamente efficaci. Molto importante in caso si fronteggino ladri esperti.