Sensori di movimento per accensione luci: perché installarli?
Se stai pensando a come ridurre il peso della bolletta elettrica e risparmiare energia, forse i sensori possono fare al caso tuo. Scegliere i migliori sensori di movimento sicuramente potrà sembrarti complesso visto l’assortimento che si trova in commercio.
Una maniera abbastanza semplice e pratica per risparmiare energia e diminuire le spese di esercizio dell’illuminazione casalinga è sicuramente progettare il proprio impianto di illuminazione montando sensori di movimento per l’accensione delle luci. Questi dispositivi hanno un notevole potenziale da sfruttare al meglio per quanti vogliono contenere i propri consumi energetici e hanno un occhio di riguardo per l’ecosostenibilità.
Come scegliere i migliori sensori di movimento
I sensori di movimento rappresentano un fattore di sicurezza. Avere luce quando serve è importante e riduce rischi ed incidenti domestici e sul lavoro. Se siete delle persone che amano gestirsi in autonomia il mondo è pieno di prodotti e di proposte. Questa non è certo una novità. Amazon e tanti sono i siti che vi invoglieranno a provare a fare da voi. Non vi biasimo.
Spero non sarete tra quelli che mi chiamano perché non riescono a ottimizzare i tempi di accensione o di spegnimento o che sbagliano posizionamento.
Detto ciò mi raccomando, i sensori di movimento si basano su tecnologie diverse, spesso combinate all’interno di un solo modello, pensate per rilevare il movimento nel raggio dell’area in cui è installato il sensore.
Tipologie di sensori di movimento per l’accensione delle luci.
- Detector di movimento e detector di presenza. Il primo apparato fa in modo che le luci si accendano quando viene rilevato il passaggio di una persona davanti al sensore.
Questo vuol dire, per esempio, che se si tratta di una stanza piuttosto affollata in cui entrano ed escono persone di continuo, il detector farà in modo che le luci non si spengano mai. Almeno, non finché l’ultima persona non sia uscita dalla stanza e sempre che sia trascorso il tempo di spegnimento preimpostato.
- Il sensore di presenza, d’altro canto, funziona in maniera abbastanza simile a quello di movimento, ma con la differenza di essere molto più accurato e sensibile. In questo caso l’apparato è infatti in grado di rilevare anche micro-movimenti.
Come funzionano i sensori
Tutti e due questi rilevatori di movimento in genere funzionano registrando le fonti di calore che ricadono nel loro raggio di rilevamento.
Il calore viene tradotto in un segnale elettrico che a sua volta consente l’accensione o lo spegnimento dell’illuminazione.
Motivi per installare sensori di movimento per l’accensione delle luci
- Un primo vantaggio che deriva dall’installazione di sensori di movimento, sia interni all’appartamento che esterni, è quello di migliorare la sicurezza. I topi d’appartamento puntano sulle case i cui proprietari sono assenti o addormentati. L’ultima cosa che i malintenzionati vogliono è essere visti dai vicini mentre armeggiano intorno a casa tua. Ecco dunque che installare dei sensori di movimento esterni può rivelarsi davvero una scelta felice per tenere lontani ospiti indesiderati. Immaginatevi la scena: i soliti ignoti stanno cercando di introdursi in casa vostra e all’improvviso vengono accecati da una luce che li espone alla vista di tutti quanti. Il loro istinto primario sarà darsela a gambe, nel qual caso il vostro sensore di movimento avrà assolto egregiamente al suo compito.
- Un altro vantaggio può consistere nel fatto di spaventare eventuali animali selvatici che si avvicinino troppo all’abitazione. Non sono rari i casi di cinghiali o di orsi che si avventurano in città in cerca di cibo. Anche in questo caso l’accensione improvvisa delle luci può servire a spaventarli e farli fuggire.
- Un terzo vantaggio è poter tornare a casa di notte, magari con le mani impegnate con le borse della spesa, senza doversi preoccupare di inciampare perché le luci esterne sono spente: parcheggiate la macchina nel vialetto e, voilà, le luci sono già accese.
- Un quarto vantaggio, ovvio, è il risparmio energetico. Le luci si accendono solo quando è necessario.
- Il quinto buon motivo per installare dei sensori di movimento per l’accensione delle luci è collegato al quarto: infatti meno consumo di energia significa una bolletta della luce più leggera.
- vantaggio a cui spesso non si pensa è la riduzione dell’inquinamento luminoso. Lamentiamo spesso che el stelle non si vedono più e ce ne accorgiamo quelle rare volte che ci troviamo in mezzo alla NAtura. Ecco quindi una occasione per ridurre l’inquinamento luminoso.Queste luci infatti si accenderanno solo quando necessario.
Dubbi e incertezze possono trovare soluzioni affidandosi sopratutto a soluzioni che garantiscono prodotto e ricambi nel tempo.
Tipologia di sensori di movimento
Diversi tipologie di sensori di movimento si trovano in commercio, appunto utilizzati per rilevare il movimento: tra i più comuni si trovano quelli a infrarosso passivo, a ultrasuoni, a microonde e a vibrazione.
- I primi, spesso abbreviati con l’acronimo PIR, sono i sensori più utilizzati nei rilevatori di movimento ad uso domestico. Sono in grado di rilevare il calore corporeo e, una volta che i livelli di calore cambiano rapidamente, i sensori scattano attivando le luci o l’allarme.
- Per quel che riguarda gli ultrasuoni, si tratta di rumori che vengono emessi a una frequenza molto elevata: quando tali frequenze vengono rimbalzate da un oggetto in movimento, il sensore viene fatto scattare e di conseguenza accende o spegne le luci.
- I sensori a microonde, molto usati per le necessità di vigilanza, emettono una gamma di impulsi che sfruttano il cosiddetto effetto Doppler. In questo modo le onde rimbalzano nell’area circostante e rilevano eventuali cambiamenti.
- Infine, il metodo della vibrazione permette al prodotto di rilevare i movimenti tramite una speciale leva, sulla quale viene posta una piccola massa che, qualora si dovessero verificare dei movimenti non pianificati nelle vicinanze, permetterà di attivare il sensore.
A testimonianza dei molti passi in avanti compiuti per rendere questi oggetti sempre più precisi, sono nati i sensori di movimento a doppia tecnologia, che uniscono due diversi per riuscire a ridurre i falsi allarmi. Ecco dunque che, nel caso di questi particolari sensori, entrambi i tipi di rilevazione devono essere attivati per risultare nell’accensione delle luci o in qualsiasi azione.
Ad esempio, un sensore a vibrazione potrebbe essere attivato da rami che si muovono a causa del vento, ma con la doppia tecnologia, la luce non verrebbe attivata in quanto il sensore a infrarossi non rileverebbe il calore proveniente dai rami. Oltre a queste tipologie, di sicuro le più comuni, vanno citati i sensori di movimento a contatto, molto economici, e i sensori riflessi. Quest’ultimi, impiegati esclusivamente nella vigilanza, emettono un fascio di luce LED che, se attraversato, attiva il sensore.
Tempo di reazione
Molto importante per non ritrovarti a mugugnare al buio è verificare al meglio i tempi di reazione, di accensione. Cioè la sensibilità al movimento. Infatti uno degli aspetti che maggiormente differenzia i diversi tipi di sensori di movimento si ritrova nei tempi di reazione, ossia i secondi necessari al sensore per riuscire ad accendere la luce a partire dal momento in cui viene rilevato per la prima volta il movimento. Allo stesso modo, il tempo di reazione si misura anche nello spegnimento. Ques’ultimo è un importante fattore che contribuisce a realizzare tutti i 6 vantaggi che ti ho descritto sopra.
Più un sensore è sensibile, minore sarà il tempo di reazione: questo aspetto è molto importante in particolar modo negli ambienti di passaggio, come le scale o i corridoi, dove non vi è certo il tempo di attendere e la luce si deve accendere prima possibile.
Distanza e angolo di rilevamento
I dispositivi in commercio variano anche in maniera molto sensibile per quanto riguarda la distanza e l’angolo di rilevamento dei movimenti.
Questi due elementi, in particolare la portata del rilevamento, sono parametri utili che guidano nell’individuare i modelli più adatti. Ad esempio, quelli che hanno un raggio inferiore possono essere applicati all’interno, mentre nelle zone dove è difficile seguire i diversi movimenti è importante scegliere un sensore a 180° o anche a 360°, che consentono di illuminare la zona al meglio.
Autonomia e batteria
Per facilità di installazione, l’alimentazione a batteria sembrerebbe la migliore opzione, soprattutto per l’esterno: utilizzando batterie ricaricabili non è necessario alcun cablaggio. Le batterie dureranno circa un anno se si considera una media di dieci attivazioni al giorno, ma il sensore è posizionato in una zona trafficata, le batterie non dureranno a lungo.
L’illuminazione con sensore di movimento cablato è la più comune e non dovrebbe spaventare: la maggior parte dei sistemi include istruzioni dettagliate e tutorial ai quali fare riferimento. Per coloro che vogliono contenere i consumi e scegliere un’opzione più sostenibile, può valere la pena investire su sensori di movimento a energia solare, facili da installare e utilizzare. Sono perfetti per garantire l’uso anche durante un’interruzione di corrente, a patto che vi sia abbastanza energia immagazzinata.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti negativi in questo tipo di sensore. Le lampade a energia solare richiedono circa 6-8 ore di luce al giorno per funzionare correttamente e sono poche le zone dove è disponibile una tale quantità di luce. Inoltre, se la posizione di montaggio non riceve la luce solare diretta, il sensore a energia solare potrebbe non essere la soluzione migliore.