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Il rifasamento è una pratica ampiamente utilizzata ultimamente. Ma cos’è e a cosa serve il rifasamento esattamente?

 

Cosa intendiamo per rifasamento?

Con il termine “rifasamento” ci si riferisce alla pratica utilizzata per supplire allo sfasamento introdotto nella linea da un carico reattivo (l’esempio più comune è un motore industriale).

Il parametro più importante da considerare in questo caso è lo sfasamento tra la corrente elettrica e la tensione di alimentazione.

In questo caso, quindi, viene chiamato rifasamento qualsiasi provvedimento adoperato per aumentare o migliorare il fattore di potenza di un dato carico.

Questi provvedimenti hanno lo scopo di ridurre, a pari potenza assorbita, il valore della corrente che circola nell’impianto.

Giuseppe salvatore elettricista illuminato bologna

Lo scopo del rifasamento

La ragione per utilizzare il rifasamento dell’impianto è quindi la necessità di diminuire le perdite d’energia e di ridurre l’assorbimento di potenza reattiva in modo proporzionale ai macchinari e alle linee esistenti in un sito industriale.

 

 

A causa di clausole contrattuali imposte dall’ente distributore dell’energia elettrica, che obbligano l’utente a rifasare il proprio impianto (altrimenti sarà necessario pagare una penale), è divenuto importante, anzi essenziale, il rifasamento del proprio impianto.

Fortunatamente, grazie al corretto dimensionamento dell’impianto, il rifasamento è diventato l’intervento tecnologico a più basso tempo di recupero d’investimento. Infatti, è possibile auto-ripagarlo in pochi mesi.

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In caso di circuiti con lampade a filamento, forni dotati di resistenze elettriche o scaldacqua, la potenza apparente assorbita è tutta attiva.

Nei circuiti con utilizzatori che presentano al loro interno avvolgimenti come motori, alimentatori di lampade fluorescenti, saldatrici e trasformatori, una parte della potenza apparente assorbita viene invece utilizzata per l’eccitamento di circuiti magnetici, quindi non si utilizza come potenza attiva, ma piuttosto come potenza reattiva.

Quando rifasare?

  • È necessario (obbligatorio) rifasare quando il fattore di potenza medio mensile è inferiore a 0,7.
  • Se il fattore di potenza medio mensile è tra 0,7 e 0,95 non c’è l’obbligo a rifasare l’impianto, ma l’utente paga una penale per l’energia reattiva.
  • Se il fattore di potenza medio mensile è superiore a 0,95 e non maggiore di 1 non c’è l’obbligo di rifasare l’impianto. Di conseguenza non si paga nessuna quota d’energia reattiva.

 

Suggerimenti

Per ottimizzare il fattore di potenza si possono utilizzare una serie di accorgimenti, come ad esempio l’utilizzo di motori e trasformatori correttamente dimensionati. Inoltre è importante non lasciare motori e trasformatori in funzione senza carico.

 

Giuseppe

L’elettricista illuminato