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Luce calda e fredda: le lampadine per leggere, per lavorare

 

Scegliere male tra luce calda o fredda aumenta il rischio di danni alla vista

Il problema è che, nel momento di arredare una stanza o di progettare un ufficio, in molti trascuriamo il posizionamento dei punti luce e non ci preoccupiamo della corretta illuminazione di una stanza.

Si dimentica, infatti, che il tipo di fonte luminosa utilizzata influisce non solo sull’ambiente,

ma soprattutto sulla salute dei nostri occhi, un organo molto prezioso.

 

Quale luce è meglio evitare tra luce fredda o calda?

Forse non tutti sanno che le lampadine a luce fredda (sia le lampadine a fluorescenza, sia quelle a incandescenza bianca) emettono molte radiazioni UV, le quali causano danni consistenti agli occhi. La luce fredda affatica la vista al punto da dare alcune sensazioni di rintontimento.

Inoltre, la tipologia di radiazioni luminose emessa dalla luce fredda (o luce blu) è la stessa proveniente dallo schermo del pc o dello smartphone.

Nondimeno, la luce emessa dalle lampadine bianche ha la stessa lunghezza d’onda della luce solare. Il nostro corpo reagisce alla luce blu attivandosi, perché pensa che sia giorno. Questo è il motivo per cui i medici sconsigliano di utilizzare il computer e il cellulare prima di mettersi a letto.

Qual è la migliore luce ?

Le lampadine a luce calda producono meno raggi UV rispetto alle lampadine bianche e rappresentano la distensione nei nostri occhi! In passato queste lampadine erano poco ecologiche, perché costruite con un filo a incandescenza che consumava molta energia. Oggi, fortunatamente, esistono bulbi a LED che replicano la luce calda.

Insomma, se hai bisogno di una luce per studiare dovrai orientarti verso una lampadina a luce calda. La stessa cosa vale se sei indeciso sulla scelta della luce per leggere di notte.

Una valida alternativa alla luce calda: la luce naturale

Una valida alternativa tra luce calda e luce fredda oggi è rappresentata dalla Lampadine a spettro completo. Questo tipo di lampadine simulano la luce naturale e forniscono l’equilibrio perfetto tra luminosità e contrasto. Possono considerarsi la soluzione perfetta per chi passa molte ore a leggere, poiché aumenterebbero la percezione dei colori.

La luce può raggiungere gli occhi non solo attraverso le lampadine della tua casa. Il sole, il computer, lo smartphone e il Tablet sono a tutti gli effetti delle fonti luminose e quindi è giusto avere delle accortezze anche quando si utilizzano i dispositivi elettronici.

Evitiamo di usare l’illuminazione artificiale

Quando è possibile aumentiamo l’uso della luce naturale, a meno che fuori non ci siano le nuvole o di notte! Apriamo le tende e le persiane, spegniamo le luci e godiamoci la luce del sole.

Utilizziamo schermi con anti-riflesso

Sono indispensabili per ridurre l’abbagliamento e non affaticano gli occhi. Non dimentichiamoci, tra l’altro, che i computer dispongono della modalità “luce notturna“, l’ideale per usarli di sera senza essere affaticati dalla luce blu!

Teniamo il monitor del PC alla giusta distanza

Il monitor del tuo PC si deve trovare a circa 50-70 cm dagli occhi, e posizionato in maniera tale da guardalo dall’alto verso il basso.

Integrazione tra luce naturale e luce artificiale

Prima di studiare l’illuminazione artificiale, si devono conoscere alcuni fattori che determinano l’illuminazione naturale come la località in cui si trova l’edificio, il suo orientamento, la tipologia delle aperture e gli eventuali ombreggiamenti, la riflettanza delle superfici interne ed esterne e la geometria interna dello spazio.

Un buon progetto di illuminazione di un ambiente sarà sempre un corretto bilanciamento tra luce natura e luce artificiale. Non farlo, può avere conseguenze sulla salute umana, si possono presentare i sintomi da affaticamento visivo, quali difficoltà alla vista, bruciori, dolori e arrossamento degli occhi, mal di testa, nausea e stanchezza.

Le cause possono essere l’abbagliamento o la scarsa illuminazione, che comportano un eccessivo sforzo della vista seppur in modo differente. L’abbagliamento può essere diretto o di riflessione; nel primo caso una sorgente luminosa entra nel nostro campo visivo (definito da un cono di circa 40° uscente dall’occhio), mentre nel secondo sarà una superficie lucida a riflettere la sorgente luminosa provocando fastidio all’interno dell’angolo visivo del soggetto. Anche il colore della luce può produrre reazioni psicologiche differenti nei soggetti esposti, così una luce bianca alla lunga può risultare irritante, blu può provocare stanchezza e gialla favorire sensazioni positive.

Come scegliere la lampada giusta e il tipo di apparecchio illuminante

Esistono diverse tipologie di lampade, naturalmente parliamo a Led, la cui scelta va ponderata sulla base di alcune caratteristiche quali il flusso luminoso emesso [lm] e l’efficienza luminosa [lm/W], la tonalità della luce e l’indice di resa cromatica, la sua forma e dimensione, la durata, i tempi di accensione.

Oltre alla distinzione tra le diverse tipologie di sorgenti luminose, va fatta una riflessione sul montaggio dell’apparecchio illuminante, che può essere a soffitto, a parete, a terra, da tavolo o in sospensione. Sussiste il bisogno di muovere agilmente la lampada? Si potrà optare per un apparecchio da terra. Si cerca un’illuminazione diffusa? Allora si possono installare degli apparecchi montati a parete o in sospensione. È necessario illuminare direttamente un piano di lavoro? Si aggiunge un apparecchio da tavolo.